Regia di Walter Filippi vedi scheda film
Il proprietario di un pollificio di provincia vende tutto per andare a Roma con moglie e figlia adolescente; gli obiettivi sono due: la ragazza vuole fare l’attrice in un film su Nerone, mentre il padre spera di diventare arbitro di serie A. Falliranno entrambi, creando scompiglio a Cinecittà.
Strano come questa piccola e innocua, ma ben ritmata commedia ridanciana, assolutamente alla pari con tante altre coeve, sia finita prematuramente nel dimenticatoio e si possa rintracciare solamente grazie ai prodigi del web a quasi sei decenni dalla sua uscita. Nerone ’71 è a tutti gli effetti il classico canovaccio scombiccherato nel quale si intrecciano un paio di trame pretestuose, farcite di sketch più o meno validi a opera di (grandiosi, va sempre sottolineato) caratteristi; basta scorrere la lista degli interpreti per capire quanto possa corrispondere al vero questa vaga descrizione: Gino Bramieri, Memmo e Mario Carotenuto (di rado comparsi assieme, fra l’altro), Marisa Merlini, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane – Capannelle, Maria Grazia Buccella, Rossella Como, Carlo Delle Piane, Silvio Noto, Little Tony, Guidone (all’epoca cantante sulla breccia), Vanda Osiris, Oreste Lionello e l’immancabile Jimmy (Gimmy sui titoli di testa) il Fenomeno, qui nei panni di uno scatenato ballerino. Gli ingredienti per qualche risata, facile e spensierata, ci sono tutti; la sceneggiatura è di Enzo Di Gianni con la collaborazione di Ernesto Gastaldi, mentre la regia – nulla di particolarmente sofisticato, si capisce – è affidata aWalter Filippi, pseudonimo dietro al quale si cela Filippo Walter Ratti. 3,5/10.
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