Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Far From Heaven è il Mulholland Drive del Reale; un Mulholland Drive che implode e si accumula.
Un incontro orizzontale e raffreddato tra Mulholland Drive ed Eyes Wide Shut.
Un film sulla rilevanza veicolante e fuorviante di ciò che è e resta Superficie; sull'opprimente importanza di ciò che è facciata e apparenza. Tematica che, in questo caso, si fa doppiamente interessante e funzionale poiché l'impronta stilistica coesiste, ovvero va di pari passo con l'impianto narrativo del film: l'occhio, appunto, sia dello spettatore del film, che del pubblico nel film, non riesce ad andare oltre la superficie, poiché lo sguardo risulta corrotto e catturato, deviato ed imprigionato, accecato, veicolato al-di-qua, da ciò che, come scritto cui sopra, è e resta Superficie.
In conclusione, quindi, Far From Heaven risulta un Mulholland Drive senza via d'uscita. Cieco.
Perfettamente, opulentemente e meravigliosamente cieco.
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