Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Ottimo melodramma girato in puro stile anni '50 che rende un omaggio eloquente ai maestri del genere come Douglas Sirk e, in particolare, a film come "Secondo amore" ("All that heaven allows" in originale, e il titolo "Far from heaven" è un rimando pessimista alla difficoltà di conciliare i propri sogni con una realtà sociale soffocante). Todd Haines non cede alla facile nostalgia e fa una rilettura critica del periodo ben più matura di quella di "Pleasantville", portando in superficie certe tensioni e nevrosi che nei film dell'epoca rimanevano per lo più sotterranee, soprattutto per quanto riguarda la sfera sessuale, dato che allora la tematica gay era ancora un tabù. Splendida recitazione di Julianne Moore in uno dei suoi ruoli più belli (certamente da Oscar, peccato le abbiano preferito la Nicole Kidman di "The hours"), ben affiancata da un insolito Dennis Quaid e dall'inedito Dennis Haysbert e sensazionale ricercatezza formale nella fotografia di Edward Lachmann. Avrebbe meritato un successo molto superiore a quello ottenuto, e resta forse uno dei migliori film di questo primo scorcio di millennio.
Voto 9/10
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