Regia di Daniele Vicari vedi scheda film
Non che sia un brutto film, semplicemente si tratta di un lavoro un po' troppo convenzionale, senza particolari guizzi, che trova nel solito, ottimo Mastandrea l'unico motivo di entusiasmo in centocinque minuti di pellicola. Le corse clandestine e le donne infedeli sono tematiche lievemente abusate e l'iniziazione dell'adolescente (Claudio, con la passione ed un centro talento per i motori) al mondo degli adulti è argomento che passa in secondo piano; è l'opera prima di Daniele Vicari, che subito si aggiudica un francamente esagerato David di Donatello per la regia esordiente (bisogna anche vedere contro chi concorreva quell'anno). Musiche di Massimo Zamboni, ex CCCP e CSI; soggetto e sceneggiatura del regista e di una coppia al femminile, Laura Paolucci e Maura Nuccetelli. 5/10.
Claudio, ragazzino con la passione dei motori, viene assunto dal meccanico Stefano nella sua officina. Fra una riparazione ed una modifica il duo partecipa anche a delle corse clandestine notturne, mentre Claudio si innamora di Giovanna, ragazza bella ma inaffidabile...
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