Regia di Jacques Tati vedi scheda film
Non avevo ancora subito questa interminabile carrellata di macchiette e personaggini buffi senza una libbra di psicologia, gag teatrali reiterate e telefonatissime, silenzi arbitrari e interrotti quando proprio non si può più star zitti. La spontaneità del quotidiano mi sembra più esilarante di questa artificiosa carambola di pretesi non-sense, situazioni forzate e sofisticate che vorrebbero ritrarre il mondo ma finiscono solo col compiacere il proprio estro. La sgraziata compostezza di Hulot/Tati non ha nulla di verosimile e, personalmente, non mi smuove un sopracciglio. Detestabile.
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