Regia di Mark Romanek vedi scheda film
Un ometto insignificante, che conduce un’esistenza squallida, decide di godere dell’altrui felicità: dal suo banchetto del supermercato, in cui si occupa dello sviluppo delle foto dei clienti, sceglie una famiglia apparentemente esemplare e tiene per sé un duplicato di tutti i rollini che gli porta; inoltre si inventa un passato bello da ricordare e da raccontare (anche in questo caso c’entrano le foto: al mercato delle pulci ne compra una ingiallita, raffigurante una donna che spaccia per sua madre). Poi il precario equilibrio si rompe: lui perde il lavoro e la famiglia si dimostra non proprio perfetta. Williams gioca sulla negazione dei propri ruoli abituali e interpreta uno psicopatico dall’apparenza innocua; ma il finale annacqua tutto, prima evitando un esito cruento e poi introducendo una didascalica spiegazione del comportamento del protagonista (che accenna alle violenze subite in casa da bambino).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta