Regia di Simone Herbert Paragnani, Paolo Geremei vedi scheda film
È tutto un superlativo, un'agiografia, un'iperbole questo documentario dedicato a Marcello Lippi, viareggino, innamorato della sua Versilia e del mare, ex calciatore con una lunghissima militanza (come capitano) nella Sampdoria, assurto a notorietà internazionale grazie a un palmares invidiabile da allenatore: cinque scudetti (tutti con la Juventus), una coppa Italia, una supercoppa italiana, tre vittorie nel campionato cinese, una Champions League, una coppa intercontinentale e una supercoppa Uefa. A celebrare i successi di uno dei tecnici italiani più vincenti di sempre (ma per un periodo limitato agli anni Novanta) ci sono soprattutto le testimonianze dei giocatori che alzarono la coppa del mondo a Berlino, nel 2006: da Buffon a Totti, passando per Del Piero e Vieri. Il film di Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei (quest'ultimo già regista di 11 metri, il notevole documentario sull'ex capitano della Roma Agostino Di Bartolomei) è confezionato con cura, ma senza alcun guizzo. Come da canone consolidatissimo, troviamo il consueto found footage, alternato a filmati d'epoca, ritratti privati e testimonianze di oggi. Ma non c'è quasi il minimo cenno (se non in una versione vagamente assolutoria) allo scandalo di Calciopoli, la vicenda che coinvolse Davide Lippi, il figlio del protagonista, alla vigilia dei mondiali in Germania, dando fin troppa voce a lui e a quell'altro faccendiere di Luciano Moggi. Quasi un documentario su commissione, che stempera moltissimo i reali meriti di un uomo carismatico, ma dal carattere difficile e tutt'altro che limpido.
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