Regia di Franco Piavoli vedi scheda film
Al primo soffio di vento è un film molto piavoliano, nel senso che si incastra perfettamente nel solco del Pianeta azzurro. Rispetto all'opera d'esordio Piavoli sembra incentrare maggiormente l'attenzione sugli esseri umani, inseriti comunque nel contesto di una natura molto madre e poco matrigna.
Forse questo film sconta qualche eccesso di programmaticità, in quanto le persone seguite dalla macchina da presa più che parlare emettono dei suoni che si confondono con i rumori della natura.
Un eccesso di durata per un film privo di azione e dialoghi fa sorgere il dubbio su quale possa essere oggi il pubblico per un'operazione come questa (anche se poi arrivano film come Il grande silenzio, del 2005, il cui successo scombina qualsiasi ragionamento).
Il cinema di Piavoli, agli albori del terzo millennio, sembra voler dire che è possibile, nonostante tutto, che l'essere umano viva in armonia con la natura, la quale costituisce comunque un elemento di stabilità per la nostra specie. Anche perché per tutti, per chi ha cercato e per chi ha sperato e per chi si è lasciato vivere, arriva sempre la sera.
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