Regia di Steven Shainberg vedi scheda film
Una giovane autolesionista diventa la segretaria di un avvocato con istinti sadici: l'unione delle loro "irregolarità" darà vita ad un amore a suo modo perfetto. Il regista Steven Shainberg, all'esordio, dimostra di avere gusto per le storie insolite ed un po' disturbanti (propensione dimostrata anche con l'opera seconda "Fur") e ci regala una pellicola bizzarra e a tratti affascinante ma che, tuttavia, lascia con un dubbio amletico: che dobbiamo farci con questa roba? Maggie Gyllenhall e James Spader sono bravi e perfetti per il ruolo, l'atmosfera del film è conturbante e spesso sensuale, l'idea alla base a dir poco inedita, ma è davvero difficile non sospettare che "Secretary" sia poco più di un'ironica e cerebrale presa in giro del perplesso spettatore. Cinema furbo ed autoreferenziale che confida nell'empatia del cinephile un po' snob che ama ammantarsi di originalità: se ritenete (o ambite) di appartenere a questa categoria adorerete il film di Steven Shainberg (o, più probabilmente, ve lo farete piacere), altrimenti astenetevi senza particolari rimpianti... voto sufficiente.
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