Due giovani che si chiamano entrambi Gerry cominciano a passeggiare in una pineta per ritrovarsi progressivamente in marcia nel deserto. Sono amici, parlano, litigano, arrivano a detestarsi mentre si spingono sempre più lontano in un viaggio che sembra avere come destinazione finale il fondo più autentico dell'animo umano.
Note
Il film è stato scritto da Gus Van Sant e dai due interpreti, Matt Damon e Casey Affleck.
Perdersi è necessario. Gerry è un film metaforico, con un simbolismo orizzontale, suggestivo e tagliente. Una pellicola ipnotica, nella quale viene raccontato il viaggio (non solo) introspettivo che (quasi) ogni persona compie almeno una volta nella vita. Bisogna perdersi per ritrovarsi : capire e inquadrare la scissione del proprio Io, della propria personalità ; successivamente… leggi tutto
Non è assolutamente farina del mio sacco.....bensì degli autori Alberto Brumana, Carlo Prevosti, Sara Segrati e Marco Valsecchi, che nel 2010 pubblicarono un libro intitolato appunto "D!spersi - Guida ai…
Due ragazzi iniziano un viaggio per non si sa precisamente dove e si ritrovano, senza neanche sapere come, in mezzo ad una vasta zona desertica. I due ragazzi si chiamano entrambi Gerry, uno è più timido e insicuro (Casey Affleck), l’altro più deciso e autoritario (Mat Damon). I due sono molto amici, legati da un rapporto quasi simbiotico. Ma in questo viaggio perdono…
Gerry è un nome di comodo, come dire Mario Rossi, e infatti è lo stesso nei due personaggi che camminano, camminano, camminano, un cammino senza fine per andare dove non si sa.
"Tutte le strade portano alla cosa", dice Gerry (Matt Damon) al suo migliore amico Gerry (Casey Affleck), mentre si avviano per un'escursione nel deserto.
"Fanculo" risponde Affleck.
Ben detto,…
Due ragazzi che hanno lo stesso nome, Gerry, decidono di andare a fare un’escursione nel deserto. Sottovalutando le insidie presenti si inoltrano fino a perdersi. Senza acqua, ne cibo e nessuna attrezzatura adatta, si incamminano per giorni alla ricerca della salvezza, ma poco a poco si arrendono alla vastità del deserto cominciano a spegnersi.
Gus Van Sant produce un racconto di…
Primo capitolo della trilogia della morte di Gus Van Sant.
Esattamente come i successivi "Elephant" e "Last Days" Gus Van Sant affida tutto alla sua maestria nel saper girare con eleganza e delicatezza, ai silenzi, agli spazi che in questo caso sono infiniti e naturalmente alla sperimentazione che non purtroppo non sempre è stata gradita alla critica e al pubblico.
Un film come "Gerry"…
Una selezione di film nei quali il filo conduttore sia la fuga o la resistenza o la lotta contro avversità causate dalla natura o dall'ambiente dove i protagonisti sono inseriti.…
Questa è la prima parte di una playlist "under construction" dedicata al piccolo ma a volte grande Cinema (Indipendente?) Americano, dal 2000 ad oggi.
Si è parlato qui sul sito del Cinema…
Due persone e un'escursione ai confini del deserto, una destinazione certa (per i due protagonisti) e allo stesso tempo ignota (per lo spettatore). Ogni sentiero conduce nello stesso posto. Due Gerry messi alla dura prova della loro stessa amicizia, oppure una scissione dell'io di un'unico individuo nella sua parte razionale e quella emotiva o ancora una metafora dell'esistenza umana. Gerry…
Amante del cinema minimalista e cosiddetto “d’autore” (definizione quest’ultima che, come tanti, non ho mai gradito), mi sono spesso ritrovato ad apprezzare film che avrebbero…
L'attesa, o meglio, quando l'attesa si trasforma da momento di transizione e fase di passaggio a scopo primario. Quando è o diventa il vero perno attorno a cui srotolare riflessioni, considerazioni, scoperte: quando…
Ci sono tre personaggi in questo film. Gerry1, Matt Damon. Gerry2, un Casey Affleck dotato per fortuna di un numero di espressioni totali superiore a due, al contrario di Ben. E Gerry3, oppure Gerry0, ossia la macchina da presa. Gerry0 non ha volto ma gli altri due sì. Ecco, più guardavo i due ragazzi, accostati, allontanati, incrociati e frapposti (all'inizio) e nella lunga sequenza 'equina'…
Perdersi è necessario. Gerry è un film metaforico, con un simbolismo orizzontale, suggestivo e tagliente. Una pellicola ipnotica, nella quale viene raccontato il viaggio (non solo) introspettivo che (quasi) ogni persona compie almeno una volta nella vita. Bisogna perdersi per ritrovarsi : capire e inquadrare la scissione del proprio Io, della propria personalità ; successivamente…
Storpiando di poco il titolo del celebre articolo di François Truffaut, potremmo parlare di una «certa tendenza» del cinema (d’Autore) contemporaneo: la contemplazione. Quasi una sorta di risposta, innanzitutto…
Esistono diversi tipi di viaggi; viaggi per dimenticare, viaggi per evadere, viaggi per svagarsi, viaggi per divertirsi, viaggi per necessità, viaggi per cercare una risposta a qualcosa...
E' questo ciò di cui vi…
Un film estremo, sperimentale, affascinante.
Può piacere o irritare sin dalle prime immagini, senza dubbio.
Van Sant utilizza tutto il suo straordinario talento visivo per raccontare l'odissea di due amici (entrambi chiamati "Gerry") che si perdono in mezzo alle badlands americane.
Partono per fare una passeggiata, non si portano nulla con loro, cercano forse delle ossa di dinosauro…
Film mai distribuito nelle sale italiane, tuttavia reperibile nell'edizione americana. "Gerry" è quello che si suol dire un film sperimentale, sperimentale sotto tutti i punti di vista. Stilizzato, enigmatico, rarefatto, gelido nella sua plasticità visiva. Il ritmo è nullo, la narrazione ridotta all'osso, c'è solo l'occhio insistente della telecamera che indugia su paesaggi e attori. Una…
E poi dicono che scaricare da internet è reato ! Inizino a distribuire questi film ( non lo faranno ) e poi ne riparliamo...
Meglio così : ce li teniamo ben stretti, come un diario privato d' immagini sconosciute.
Preparatevi ad entrare in un'altra dimensione. Paesaggi enormi ed inquietanti, tempi primitivi, sequenze ipnotiche. Un film che potreste anche detestare.
Un film scritto e condotto a termine con una complicità fra l'ingenuo e l'assoluto dei due protagonisti, Matt Damon e Casey Affleck e il regista Gus van Sant,
di cui dimenticate pure gli ultimi Scoprendo Forrester e Genio Ribelle. Qui…
Un film in cui il tempo e le immagini scorrono lentamente immersi nel silenzio del dserto. Bellissimi piani sequenza iniziali. Il film sembra sospeso nel limbo, del passato non si sa niente, dei personaggi non si sa niente del futuro non si sa niente. È solo il presente che conta, un presente incerto.
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Commenti (7) vedi tutti
Capolavoro di sinestesia, contaminazioni sensoriali e visive, un crescendo tragico avvertito come paralisi della volontà.
leggi la recensione completa di yumePrimo capitolo della "trilogia della morte" firmata Gus Van Sant. "Gerry" è un piccolo gioiello del cinema indipendente sperimentale. Da non perdere.
leggi la recensione completa di ClintZoneUn film fantastico, libero, drammatico e sopratutto vivace
commento di G89Il senso del distacco (dal mondo) e del rifiuto (del mondo) - Parte 1 (Parte 2 > Last Days)
commento di movieman…
commento di Utentebello un po generale
commento di Super FilmStrepitoso film di Van Sant, appena velato da qualche compiacimento. Peccato non si sia visto in Italia. Ai livelli di "The Shooting" di Helmann.
commento di Ethan Edwards