Regia di Brian Trenchard-Smith vedi scheda film
Geniale l'idea di partenza: catastrofe nucleare, crisi economica e un drive in lager! Lo stato australiano (e forse accade in tutto il mondo) ci rinchiude giovani allo sbando, tenendoli buoni con film proiettati, cibo e droga cercando di impedire una loro ribellione. Il risultato è una comunità di punk che vive senza porsi problemi e spesso la loro condizione da "prigionieri" è migliore della vita che hanno lasciato. In parte debitore a "Mad Max", l'ambientazione post atomica ecc., però nel complesso ha una certa originalità. Non male anche la critica sociale. Purtoppo i difetti ci sono, e non sono pochi. In particolar modo la psicologia dei personaggi appenza abbozzata. Il comportamento di Carmen non è molto chiaro. Per l'idea e il coraggio non me la sento di dargli una semplice sufficienza, quindi vada per le quattro stellette (un pò regalate).
Niente di eccezionale, comunque se la cava.
Bellezza davvero magnetica. Bravina.
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