Regia di Jean-Pierre Limosin vedi scheda film
Educazione sentimentale di un ragazzo che ha coscienza di sé e del mondo per dieci minuti soltanto. Idea stimolante. A causa di un trauma Eduardo Noriega ha la memoria cortissima. C’è chi ne approfitta (come la capufficio Nathalie Richard) e chi invece resta affascinata da questa fragilità cerebrale, come la splendida e innamorata Anna Mouglalis. Per il protagonista ogni giorno è il primo giorno e ogni volta è la prima volta… Un Memento in chiave erotica dall’ambizioso regista Jean-Pierre Limosin, apprezzato documentarista. Sa il fatto suo, nel senso che la storia è pretesto per una riflessione non banale sulla ”ripetizione” come essenza dell’atto cinematografico e sull’”attimo” (fuggente) come essenza del vivere (non solo) sentimentale. Anche Novo, però, rivela tra le righe il principale difetto del cinema francese d’autore, l’intellettualismo ostentato che finisce per far girare a vuoto la vicenda. Tanto è coinvolgente la prima parte quanto farraginosa e complicata la seconda. Di notevole impatto i due interpreti principali. Occhio a Noriega, che in Spagna sta per diventare il nuovo Bardem.
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