Trama
Inghilterra, fine 800. Due ricchi scapoli usano senza saperlo lo stesso pseudonimo: "Earnest", che in inglese significa "serio, sincero, onesto". Tutto procede per il meglio finché non si innamorano di due donne che hanno come unico ideale d'amore quello di sposare un uomo di nome Earnest perché garantisce tranquillità per la sua assonanza con l'aggettivo. Equivoci, scambi di identità sono da questo momento all'ordine del giorno.
Note
Gli attori contano, e molto, perché sono la cosa migliore del film, tutti abituati a buttare là le battute di Wilde con impassibile noncuranza. Ma probabilmente il "wit", la battuta folgorante non basta a restituirci l'attualità sociale di Wilde.
Trailer
Recensioni
Colin Firth, Ruper Everett e Judy Dench in una commedia basata su un soggetto di Oscar Wilde. Con queste premesse ci si aspetta già di andare sul sicuro e c’è da ammettere che infatti si resta più che soddisfatti e col sorriso sulle labbra dopo aver terminato la visione di questa riuscita trasposizione cinematografica di quella che è sicuramente una delle opere… leggi tutto
9 recensioni positive
Recensioni
La commedia, dopo Il successo di Il Marito Ideale, prende un altro titolo a prestito da Oscar Wilder, ma la cosa non raggiunge il livello del precedente, una sceneggiatura che casca un po’ troppo nel gioco teatrale, da cui non riesce molto a togliere l’impronta. D’altra parte la commedia ha un sapore teatrale molto forte e quindi ci voleva uno studio molto più… leggi tutto
12 recensioni sufficienti
Recensioni
Fedele trsposizione del testo di Wilde, ma con una resa formale stucchevole che fa perdere ai brillanti dialoghi la loro forza. Ancora una volta il cimena non riesce come il teatro ad intrerpretare correttamente l'opera dello scrittore inglese. E' un film che inevitabilmente diverte, ma che non riesce ad emozionare. leggi tutto
3 recensioni negative
L’importanza di chiamarsi Ernest.
Rimestare nel mondo di Oscar Wilde non è mai semplice e con questo film non è andata così male.
La commedia, perché di questo si tratta, interpretata da Colin Firth e Rupert Everett va sul sicuro.
Nessun eccesso per questo film, per quanto magari Oscar Wilder e le sue opere lo richiederebbero.
La fotografia…
leggi tutto
Commenti (13) vedi tutti
Commedia brillante e divertente!!!!! VOto 9!!
commento di BradyCommedia degli equivoci firmata Oscar Wilde, con un cast di lusso
leggi la recensione completa di Fanny SallyEquivoci+umorismo brillante+un buon cast affiatato= una commedia ben riuscita.
commento di Nataliebellissimo film…lo rivedo sempre…
commento di LUCYNAZdivertente trasposizione dell'opera di Wilde,grazie anche alla bravura degli attori soprattutto per chi, come me, ha letto il testo originale.
commento di kia76Divertente e scoppiettante, con una sceneggiatura ovviamente perfetta (Wilde era sicuramente un genio) e attori in palla alla grande ed uno più bravo e simpatico dell'altro!
commento di RageAgainstBerluscasimpatica commedia degli equivoci guidata soprattutto dalla bravura degli attori, tutti perfettamente calati nelle parti. il regista è ininfluente, visto che alcune battute sono addirittura identiche al testo originale.
commento di carpaLa sceneggiatura è fedelissima al capolavoro di Wilde, ed è grazie a questo e alla bravura degli attori che il film si salva. Per il resto, regia di routine, parentesi un po' sciocche ed inutili (i sogni).
commento di valien88Commedia gradevole e divertente che purtroppo si perde in un giro di situazione assurde a la limite in un convulso finale. Bravi tutti gli attori.
commento di supadanyDivertente soprattutto per i molti colpi di scena e per degli attori in gran forma. Era comunque difficile ricostruire il racconto di Oscar Wilde
commento di ultrapazdivertente,gradevole e leggero!una buona commedia inglese.
commento di JaneEyreIl film è divertente, leggero…insomma, si passano un paio d'ore senza troppi pensieri! Certo, non è "C'era una volta in America", ma non si possono vedere sempre e solo film impegnati e seri!
commento di ladyoscarUn film senza verve e noioso che spreca un grande cast e ci mostra il volto peggiore del cinema inglese.
commento di florentia viola