L'assassino Mizuki deve uccidere uno yakuza. Viene però anticipato da un misterioso uomo in nero. Mizuki, comunque, si prende il merito e scappa con la ricompensa. Torna nell'isola dove è cresciuto e lì incontra il collega Shuichi. I due scoprono di essere amici d'infanzia e decidono di mettersi in affari.
Note
L'episodio di mezzo della stramba trilogia di Miike - in cui gli unici punti di contatto sono i due attori protagonisti, il titolo e il regista - abbandona le anfetaminiche maree di sangue del primo capitolo (prima di cimentarsi con la fantascienza del terzo) per lanciarsi in atmosfere nostalgiche, in una dolce (seppur mai accomodante) narrazione della nascita di due killer.
Il seguito dello sconclusionato e scatenato DoA si trasforma in un film intimista che guarda al passato per trovare la forza, la dignità ed i valori per andare avanti: nostalgia e una serietà di fondo che il folle regista cult stempera con la consueta irriverenza ed il ritmo di sparatorie e combattimenti al cardiopalma. Il migliore dei tre.
Takashi Miike ha l’ardire di inventarsi una trilogia accomunata unicamente da una triade regista-attori, e poco altro ancora.
Dopo aver lasciato il poliziotto e il gangster a provocare addirittura una esplosione nucleare nel tentativo ognuno di venire a capo al proprio avversario, ora ritroviamo l’attore Sho Aikawa nei panni di un killer, intento a ricevere istruzioni e tattiche… leggi tutto
A due mesi (e qualche giorno) di distanza dalla prima 'puntata' giunge finalmente dopo vari rallentamenti e procrastinazioni varie questa seconda parte della mia 'retrospettiva' dedicata alla Filmografia di Miike.…
Takashi Miike ha l’ardire di inventarsi una trilogia accomunata unicamente da una triade regista-attori, e poco altro ancora.
Dopo aver lasciato il poliziotto e il gangster a provocare addirittura una esplosione nucleare nel tentativo ognuno di venire a capo al proprio avversario, ora ritroviamo l’attore Sho Aikawa nei panni di un killer, intento a ricevere istruzioni e tattiche…
Inutile nascondere la mia particolare predilizione per il cinema del grande Miike.
In una filmografia sterminata si possono rintracciare una decina di capolavori ed almeno un altra decina di titoli imperdibili.
Ogni opera del regista giapponese vive di vita propria e nonostante la riconoscibilita' autoriale e stilistica nella messa in scena e' un'esperienza unica.
Visto il successo al…
Esaltare le doti di Takashi Miike, adesso, è un pò come scoprire l'acqua calda. Il suo nome infatti già da un pezzo circola nei festival specializzati, e grazie al supporto digitale anche noi poveri italioti incominciamo a conoscere il suo genio. Capitolo finale di una trilogia che qualitativamente può benissimo surclassare quella di Matrix o di Tolkien, Dead or Alive: Final è,…
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Il seguito dello sconclusionato e scatenato DoA si trasforma in un film intimista che guarda al passato per trovare la forza, la dignità ed i valori per andare avanti: nostalgia e una serietà di fondo che il folle regista cult stempera con la consueta irriverenza ed il ritmo di sparatorie e combattimenti al cardiopalma. Il migliore dei tre.
leggi la recensione completa di alan smithee