Regia di Mark Mylod vedi scheda film
Non c'è granchè da sottolineare in un film che è poco più che una serie di sketch televisivi (da cui proviene il personaggio) montati assieme. Si ride, talvolta semplicemente per la gratuita coprolalia e la grevità delle situazioni, e ogni tanto si sbadiglia pure. Demenziale non così scontato, ma neppure particolarmente elaborato.
Ali G, inglese e bianco, si comporta come un rapper nero americano del ghetto. Per caso finisce nelle simpatie del governo, che deve cercare di attirare i voti dei giovani: Ali G viene eletto in parlamento. Dove, ovviamente, combina di tutto.
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