Regia di Hernán Jabes vedi scheda film
La situazione politica venezuelana, fatta di rivoluzioni e rivolte, fa da sfondo a una storia flebile, un giallo piuttosto scontato e una serie di situazioni orgiastiche che lasciano il tempo che trovano. In questo pasticcio, il protagonista maschile di un quartetto di adolescenti, tre ragazze e, appunto, lui, viene seguito anche molti anni dopo, quando da uomo adulto (e gay, particolare non secondario in un film alla ricerca gratuita del morboso), si trova a ripercorrere quelle vicende, in cui una delle ragazze, Eliana, fu uccisa. Senza svelare troppo, ma tanto si capisce tutto abbastanza facilmente, il passato torna a prendere una nuova forma, fino all'epilogo. Il regista gioca tutte le sue carte nella seconda parte del film, visto che nella prima si diverte a riprendere le scene di sesso, droga e disimpegno di questi rampolli della buona famiglia venezuelana, scuotendo solo un po' le zone pelviche e nient'altro, mentre nella seconda, quando l'enigma, chiamiamolo così, si va dipanando, i giochi sono ormai fatti e il film si trascina stancamente verso il finale. Gli attori ci credono, l'unica cosa buona, e sono generosi a darsi e a mostrare il decadimento morale e sociale di un paese, il Venezuela, ma che non è per nulla diverso dal nostro, tanto per dire. Il resto, è quanto sopra. Ampiamente perdibile.
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