Regia di Glenn Standring vedi scheda film
Ha avuto una certa notorietà, l’horror di Standring, in giro per i festival di genere. Visto il paese di provenienza, in Italia sarebbe stato più opportuno distribuire le pellicole di Scott Reynolds (“The Ugly”), piuttosto che questo filmetto sull’antropologo Harry Ballard, scettico nei confronti dei culti religiosi e determinato a evidenziarne la falsità. Ma si dovrà ricredere, ovviamente, quando la sua ragazza verrà ammazzata da una setta di demoni e le strade della città cominceranno a pullulare di figure nere e voraci. Il titolo intransigente e assoluto nasconde stereotipi un po’ marci, tra il dark, il punk e la musica hard, per una visione convenzionale dei meandri ombrosi di una metropoli. “Curiosity killed the cat”, ma si sta molto attenti a non far male a nessuno, né con la violenza né col sesso. E il buio della notte non inquieta, ma fa abbassare le palpebre: la noia sopraggiunge subito.
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