Regia di Mario Amendola vedi scheda film
Aldo, giovane furbastro e farfallone, finisce nei guai e si aprono per lui le porte del carcere. Fortunatamente ne esce molto presto, ma soprattutto ne esce profondamente cambiato.
Corrado Pani, Paolo Panelli, Checco Durante, Valeria Moriconi, Memmo Carotenuto, Alberto Sorrentino, Ferruccio Amendola: questa pellicola offre un cast straordinario interamente composto da 'seconde linee', ma allo stesso tempo interpreti di chiaro valore e ottimo appeal su celluloide, per quanto molti di loro provenienti dal teatro. I dritti, scritto e diretto da Mario Amendola, è una commediola dai vaghi appigli neorealisti-rosa che si basa su ritmo e comicità, ma soprattutto su una dose quasi letale di buoni sentimenti (il lieto fine sarebbe la 'conversione' dello scapestrato protagonista in un ometto modello); il suo successo fu comunque abbastanza diffuso da permettere all'autore di licenziare subito di seguito due specie di sequel, I prepotenti e Le dritte, entrambi usciti nel 1958. Si sorride, sì, ma senza troppi accenni al reale: l'epoca dei Pane, amore, etc. è ormai definitivamente conclusa (per quanto, come detto, il film si appoggi parecchio alla struttura di quel tipo di lavori) e in effetti già si può subodorare qui l'avvento prossimo della commedia all'italiana, in qualche battuta particolarmente caustica; da segnalare il futuro regista di genere Alfonso Brescia (principalmente noto per i melodrammoni con Mario Merola), agli esordi, qui come assistente di Amendola. 3/10.
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