Regia di Dylan Kidd vedi scheda film
Tragicomica iniziazione alla fallocrazia d'un malcapitato sedicenne ad opera del di lui zio, piacione ed immaturo. Risate zero.. patetismo un bel po'.. un pizzico di fastidio programmatico e qualche discreta occasione sprecata. Tra (il peggior) Allen e (il miglior) John Hughes, l'inesperto Kidd s'avventura in gimcane stilistiche vuote e di maniera. Si salva dal grigiore complessivo la sola scena iniziale, in cui si (intra)vedono in lontananza i due 'aspiranti t(r)ombeur de femmes' intenti, nel traffico newyorkese, a scambiarsi commenti grotteschi sulle fascinose passanti che li circondano. Comunque assai poco sopportabile. Logorrea un po' ovunque e yuppismo di ritorno. Fondamentalmente è robetta da campus estivo. Campbell Scott, invecchiato ed ammiccante, è adatto alla parte. Elizabeth-showgirls-Berkley è piacevolmente diventata, nel giro di un quinquennio, la madre di sè stessa, avvalorando così la mia ferrea quanto (in)dimostrabile convinzione secondo la quale il popolo americano sarebbe geneticamente composto da tessuti simil-organici dalla incipiente deperibilità. Son piccole soddisfazioni. Largo alla Nuova Carne!
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