Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Il triangolo di Scola è una commedia pura sui sentimenti ma non sentimentale. Film serio e divertente mai serioso costruito sui tre personaggi. La donna romantica che crede nell’amore fino alle sue estreme conseguenze. Fioraia libertina con sorella prostituta timorata da Dio resterà vittima delle sue passioni. Il primo uomo è un muratore con un matrimonio sulle spalle e i segni sulle dita e sul corpo del lavoro e delle lotte, l’incontro con la donna gli farà perdere il contatto con la realtà, con il contesto difficile e pieno di scontri di quegli anni tumultuosi. Il secondo uomo è un pizzaiolo sciupa femmine, compagno di lotta del primo ne diventa subito amico prima di diventare parte del triangolo amoroso. Il film è centrale nel definire per la Vitti e per Giannini due caratterizzazioni azzeccate che i due rifaranno molte volte nelle loro rispettive carriere. L’attore premiato sarà Mastroianni ma è evidente che per l’ex musa di Antonioni il titolo di unica donna a potere definirsi mattatrice della commedia all’italiana passa da Adelaide. In definitiva un romanzo popolare che non ne accetta il finale femminista. Uno straziami ma di baci saziami che finisce male. Una commedia di Germi liberata da un codice penale retrogrado e maschilista. Un’opera popolana e ruspante dove funziona tutto, dove sotto processo dovrebbe finire il nostro cinema che non riesce più ad essere così trascinante e pensante senza essere pesante. Quando nello stesso decennio il sociale prenderà la scena verranno i capolavori del nostro, qui resta un ritratto tragicomico di una umanità concreta e sognatrice a cui bastava veramente poco per essere felice. Film di pulsioni e ironia che con una mano ti accarezza e con l’altra ti schiaffeggia.
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