Regia di Carlo Di Carlo vedi scheda film
In una Spagna franchista immaginaria ma non troppo, Ossorio è a capo dei rivoluzionari durante una feroce ondata di repressione; la Capitale è sotto assedio e l'uomo deve fuggire, mentre intorno a lui i suoi amici e collaboratori cadono come mosche.
Questa pellicola segna l'esordio cinematografico di Carlo di Carlo nel lungometraggio a soggetto, dopo un paio di documentari negli anni Sessanta e un tris di lavori girati per la televisione tedesca nei primi Settanta; Per questa notte è anche il titolo del romanzo dello scrittore uruguaiano Juan Carlos Onetti da cui è tratta la sceneggiatura qui firmata da Lucile Laks e dal regista. Un lavoro indubbiamente ambizioso, di atmosfera e di tensione, nel solco del cinema civile alla Petri o alla Rosi, con un buonissimo cast nel quale spicca senz'altro il protagonista Paolo Bonacelli; al suo fianco compaiono poi tra gli altri Olga Karlatos, Alessandro Haber, Adalberto Maria Merli, Massimo De Rossi, Eva Axen, Laura de Marchi, William Berger e Caterina Boratto. Identica sensazione positiva proviene dai nomi dei collaboratori tecnici: fotografia di Luciano Tovoli, montaggio di Roberto Perpignani e colonna sonora di Piero Piccioni; di certo, pur interessato particolarmente agli argomenti e alla forza politica del racconto, di Carlo ha voluto comunque curare adeguatamente anche la forma estetica della sua opera. Forse i limiti principali provengono dal ritmo un po' balbettante e da una certa dispersività narrativa, presumibilmente difetti legati alla volontà di aderire il più possibile alla pagina scritta. In seguito di Carlo lavorerà di nuovo nel documentario e nella tv, ma questa volta italiana, lasciando Per questa notte come suo unico passaggio nel cinema a soggetto. 5,5/10.
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