Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film
Film molto datato, un Blasetti minore con una sceneggiatura basata sul romanzo della Cespedes che anche sceneggiatrice.L'impostazione non è molto interessante e purtroppo legata ad una recitazione "telefoni bianchi" che la limita moltissimo, certo il neorealismo ha fatto uan bella pulizia di questi attori e ci voleva, lo stesso Blasetti ha imparato subito la lezione, essendo un grande artista e lo vediamo subito dai suoi film successivi, che sono dei piccolo e grandi capolavori le gati anche a delle ottime intepretazioni: Qui è contornato da divetti dell'epoca e da ottimi caratteristi che poi si vedranno ovunque in piccolo e grandi film degli anni '50. Si salva dalla sciocchettaggine interpretativa solo De Sica e forse la Denis, il resto e solo biragnao..
Un colegio femminile licenzia le proprie allieve ed ognuna avrà una sua strada segnata nella vita
L'amante del fascio, qui in un piccolo ruolo che forse è la cosa più concreta che ha fatto, non essendo una grande attrice
Carina anche bella diciamo, rivendondola con lo sguardo di oggi e diciamo che ha fatto ameno dei birignao impartiti al cinema dell'epoca
Un'attrice che ho stimato solo nel film di Trouffaut; per me sempre sopravvalutata, qui scialba sia nell'aspetto (non ha l'Appeal del foulard in testa ed il trucco pesante agli occhi che la rendono più interessante!!) che nella recitazione, evidentemente aveva delle pressioni forti per poter lavorare perchè niente giustificano la sua presenza.
Camuffata in una maniera:un paio di occhiali enormi!! che la rendono irriconoscibile e un'attrice feticcio di questo regista, brava ma che deve essere tenuta a bada per i suoi manierismi, cosa normale in quell'epoca
Un grande regista che doveva dare il meglio di sé dopo la guerra, anche se certo non si può dimenticare La corona di ferro ed Ettore Fieramosca
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