Regia di Patty Ivins vedi scheda film
c'è un lavoro di ricerca. Diciamo che la verità si trova nei suoi films, nelle sue foto. Nessuna dichiarazione è definitiva o veritiera: La Monroe non aveva una vita sociale movimentata, spesso preferiva stare sola e confidarsi non era raccomandabile. Essendo diva e attrice tendeva ad esagerare. Ognuno la vede e la vedeva secondo la propria percezione.
Rimane fondamentale informarsi se si vuol comprendere davvero la diva e la donna. Fondamentale la biografia di D Spoto.
Una parte documentario, il resto il montaggio del film mai terminato.
Il documentario bisogna prenderlo con le pinze: tante cose sono sottintese o nascoste, bisogna tener conto che la 20th fox era in guerra con la monroe e che la traduzione italiana resta sempre una traduzione.
Il montaggio del film è decente: sembra più una fiction tv ma si capisce un grande lavoro di restauro, preproduzione e produzione.
Al di là dei commenti Marilyn risulta padrona del ruolo, del personaggio e della scena, alla faccia dei detrattori.
Insulsa la colonna sonora.
troppo insulsa.
Gli eredi dovrebbero investire sul recupero dell'immagine, della voce e dei films di Marilyn, la quale era anche produttore dei suoi films dal 1956 in poi.
Si poteva fare di meglio, come sempre.
Il problema sono gli eredi che non hanno fatto nulla per rivalutare la figura di MM e dei suoi films.
Non sono ancora state pubblicate scene tagliate e canzoni dai master originali (solo Let's make love).
Per The prince and the showgirl MM aveva previsto un'altro montaggio.
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