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Un posto sulla Terra

Regia di Artur Aristakisjan vedi scheda film

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La recensione su Un posto sulla Terra

di AtTheActionPark
10 stelle

L’ultimo posto sulla Terra in cui rifugiarsi. Dai mali del mondo, dal freddo dell’esistenza. Un’utopia, però, pronta a disgregarsi. È questo ciò che racconta Mesto na zemle, il lungometraggio più celebre del cineasta russo Aris Aristakisjan.
Al centro di Mosca è edificata una comune in cui anime ribelli, reietti della società, barboni e storpi possono vivere assieme, cercando l’uno nell’altro quel “calore” necessario per continuare la propria esistenza. Un luogo isolato, creato da un giovane messia, auto-eviratosi per abbandonare i piaceri terreni. Nell’edificio, ribattezzato come il “Tempio dell’amore”, vive anche Maria, una storpia dal volto spettrale, che diventerà poco a poco la protagonista di un racconto che insegue e racchiude una moltitudine di storie e personaggi.
Aristakisjan realizza un film fuori dal tempo, anacronistico. Parallelamente, la comune dove è ambientato il film, è anch’essa un non-luogo, fuori dal resto del mondo: quando, dopo quasi una claustrofobica ora di film, la macchina da presa esce finalmente “per strada”, alla luce del sole (seguendo l’itinerario di uno dei tristi protagonisti del film), il senso di spaesamento si fa vertiginoso.
Ma Mesto na zemle è un film anacronistico anche nello stile – il bianco e nero, la macchina a mano nervosa, il montaggio frammentario – che richiama tanto le nouvelle vague europee (non solo, quindi, la “scuola” francese), quanto il cinema del primissimo Cassavetes.
Un film duro, sconsolato – sappiamo fin da subito che quest’utopia è destinata a finire -, ma che ha il coraggio di mostrare (e mostrarci) dei grandissimi momenti di umanità. Accompagnato dalle note della meravigliosa Alifib di Robert Wyatt, il bagno al ragazzo deforme da parte di un gruppo di giovani donne è forse tra i momenti più intensi che, chi scrive, abbia mai avuto la possibilità di vedere.

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Ultimi commenti

  1. amandagriss
    di amandagriss

    terrò a mente questo film, grazie per i tuoi 'suggerimenti' così particolari, ciao

  2. AtTheActionPark
    di AtTheActionPark

    Grazie :) Questo è proprio un capolavoro... mi sa che aumenterò le stellette a 5....

  3. precint13
    di precint13

    Ho una vecchia registrazione di F.O., di qualità scadentissima. Ho dato un'occhiata ai primi dieci minuti, ci sono dei bei momenti "materici", come l'esame delle braccia! Esteticamente è un tipo di cinema che mi affascina.

  4. AtTheActionPark
    di AtTheActionPark

    @precint: è vero, è un cinema "materico" (quel b/n così grezzo e vivo)... spero che vedrai il film prossimamente - nonostante le "sparate" del regista su Chabrol! Per me è davvero un capolavoro, che "cresce" ad ogni visione (o a ogni riflessione). Un caro saluto!

  5. ominobianco
    di ominobianco


    …quando la libertà diventa prigione..
    ..quando l'anticonformismo si trasforma in semplice massa…..
    ...quando il paradiso confina con l'inferno..

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