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Dracula, principe delle tenebre

Regia di Terence Fisher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dracula, principe delle tenebre

di Donapinto
7 stelle

Seguito di DRACULA IL VAMPIRO diretto otto anni prima dallo stesso Fisher. Qui manca Peter Cushing, dunque Cristopher Lee e' il divo incontrastato. Il risultato finale e' bello quasi quanto il precedente film.

Due coppie di turisti inglesi nei Carpazi, riceve ospitalita' da Klove, il sinistro domestico del castello appartenuto al Conte Dracula, ormai scomparso da 10 anni. I quattro, ignari di tutto, accettano.                                                                                                                                                A distanza di otto anni Terence Fisher, sempre con la Hammer, dirige il sequel di DRACULA IL VAMPIRO, pregevole pellicola tratta piuttosto liberamente dal capolavoro gotico letterario di Bram Stoker e che rappresenta uno dei punti piu' alti della vasta produzione Hammer. Lo stesso Fisher diresse due anni dopo LE SPOSE DI DRACULA, opera che pero' non ha nulla a che vedere con la precedente. Qui manca Peter Cushing, il suo posto viene preso da Andrew Kier, che interpreta padre Sandor, un abate anticonformista esperto di vampiri, mentre nella parte del vampiro troviamo sempre il grande Christopher Lee. La prima parte e' la migliore, la piu' gotica, con la solita splendida fotografia e ambientata tutta nel castello, con tre dei turisti entusiasti della situazione, mentre Helen, interpretata da Barbara Shelley, ha un brutto presentimento. Infatti il piano del domestico e' quello di fare resuscitare Dracula utilizzando il sangue degli sventurati. La seconda parte perde qualche colpo, forse per la mancanza del personaggio di Van Helsing, ma c'e' Christopher Lee a tenere in piedi il film. Nonostante non pronunci neanche una battuta, il suo personaggio sembra quasi piu' crudele e perverso che nel primo episodio. Lo stile si fa anche piu' audace. Sono infatti presenti alcune scene con chiari riferimenti erotici. Impressionante poi, specie per l'epoca, la resurrezione del vampiro, con il cadavere sgozzato di uno degli sventurati turisti appeso a testa in giu' per fare scorrere il sangue sulle spoglie di Dracula. Tra gli interpreti ci sono in particolare da segnalare Barbara Shelley, che caratterizza molto bene il personaggio di Helen che verra' vampirizzata da Dracula e Philip Latham nella parte di Klove, il servo di Dracula. Compare anche un personaggio che ricorda Renfield, assente nel primo capitolo, qui ribattezzato Ludwig. Un sequel parzialmente inferiore al suo predecessore, ma solido ed efficace, che tiene ancora alta la bandiera della Hammer, anche se di lì a poco sarebbe iniziato il conto alla rovescia per la gloriosa casa di produzione britannica. Due anni dopo Freddie Francis dirigera' il sequel LE AMANTI DI DRACULA.

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