Regia di Terence Fisher vedi scheda film
Sicuramente molti pruriti sessuali, fondamentali nel cinema horror, sono stati rappresentati più esplicitamente con la serie della Hammer. Questo non vuol dire che gli horror Universal ne fossero privi, o che risultino meno sensuali di quelli inglesi con Christopher Lee, stando al personaggio di Dracula, il più sensuale delle icone orrorifiche. A mio parere, anche in termini di fascino cinemaografico, gli horror Universal battono di gran lunga quelli Hammer. In "Dracula Prince of Darkness" ci sono solo un'impagabile Christopher Lee e certo erotismo velato a dar status di culto al film. Ma come la serie Hammer aveva codificato, i suoi film sono molto pop, e già il colore fa il suo danno. Sparisce tutto il gusto gotico, nero, inquietante ed enigmatico del bianco e nero Universal. Tutto è più involgarito, narrazione a zero, ritmo poco palmabile, qualche colpo qua e là, ma nulla a che vedere con i titoli migliori (perchè alcuni sono imbarazzanti) della casa produttrice americana.
Qui, oltre al grande Lee ritroviamo solo il regista, Terence Fisher, mentre sparisce il Van Helsing di Peter Cushing. La storia ricalca le orme del romanzo di Stoker, con degli inglesi che finiscono nel castello di Dracula, che grazie al sangue di uno di loro ritorna a vivere. Il look di Lee, a detta di molti il miglior Dracula dello schermo, gli permette di sfondare come icona horror fin dal '58 del suo primo Dracula. Le sue apparizioni sono bellissime, e il film vive giusto per la sua presenza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta