Regia di Sébastien Lifshitz vedi scheda film
Ho amato molti film francesi, però non posso nascondere di essere prevenuto su alcuni esemplari, soprattutto recenti. La mia prevenzione, peraltro, non mi impedisce di vederne sempre di nuovi, con la speranza di ricredermi. Nel caso di Quasi niente, devo dire che la narrazione e lo stile del regista Lifshitz non attenuano la mia prevenzione. Il film parla, infatti, di una storia d'amore tra due ragazzi poco meno che ventenni. È chiaro che vivere l'esperienza dell'amore omosessuale, soprattutto se è la prima, può essere sconvolgente e richiede un surplus di coraggio e determinazione, soprattutto per vincere il pregiudizio di amici e familiari (e qui colpisce in particolare l'arretratezza mentale della sorella più giovane del protagonista). Lo stile a mio parere piano - per non dire piatto - scelto dal regista non riesce tuttavia a farmi valutare positivamente un film del quale si può comunque apprezzare l'approccio per una volta non caricaturale dell'omosessualità maschile.
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