Regia di Sébastien Lifshitz vedi scheda film
Quasi niente?Io direi proprio niente. Niente è quello che lascia questo film, frammenti di passato e presente che si mischiano e rendono incomprensivo il film, personaggi disturbati e disturbanti, vedi la sorella di un'antipatia suprema che non ha nessun senso utile, che non apporta niente al senso della storia, è messa lì come figurina tanto per completare il cerchio di questa famiglia di sfigati, padre assente, mamma depressa e sorella stronza..che fare? Diventi gay...senza saperlo....un giorno ti picchi con il tuo ragazzo perchè hai paura che ti scoprano e il giorno dopo te lo porti a casa a giocare a freccette? Ma chi ci crede? Ma la bionda chiè ? La cameriera, la serva l'infermiera? Fatto sta che è di un isterismo a volte veramente eccessivo e fuori luogo, ed è di questi personaggini che è fatto il film, con momenti a volte ridicoli messi lì, e solo il regista può sapere perchè...Per non parlare dei luoghi comuni, è un film gay? allora mettiamoci malati, ex marchettari, diocettenni confusi, e qualche inquadratura pruriginosa....e il quadro è perfetto....filmetto estivo...in fondo se esce d'estate un motivo ci sarà! e dire che dopo "Nameless" (altra boiata estiva) mi ero ripromesso di non andare a vedere filmetti troppo strombazzati qui e lì, di questo "Quasi Niente" da qualche parte lo hanno definito il caso cinematografico dell'estate....ma per favore...andate a vedere "L'imbalsamatore" se vogliamo trovare il caso dell'estate. Quello è cinema d'autore.
Tutto!
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