Regia di John Badham vedi scheda film
1979: è tempo di remake per i vampiri. In appena un anno escono due nuove rivisitazioni di due classici del cinema horror come "Nosferatu il vampiro" di Friedrich Wilhelm Murnau e "Dracula" di Tod Browning, ovvero "Nosferatu, il principe della notte" di Werner Herzog e il film oggetto di questa recensione, "Dracula" di John Badham. Adattamento del celeberrimo romanzo di Bram Stoker e dell'omonima piece teatrale del 1924 di Hamilton Deane e John L. Balderstone, questo nuovo Dracula settantiano si presenta come un film estremamente ricercato ed elegante nella messa in scena, con una ricostruzione d'epoca sfavillante e sfarzosa e una fotografia fortemente desaturata in modo da ricalcare il bianco e nero del film originale avente Bela Lugosi come protagonista. Qui invece a dare volto e sembianze al re dei non-morti c'è un carismatico e sensuale Frank Langella, il quale dona al personaggio un'inedita carica erotica e una volontà dominante ed aggressiva, mettendo in risalto oltre alla malvagità anche un lato più umano incline ai sentimenti e provato dalla solitudine in cui trascorre la sua esistenza. Dracula in questo film rappresenta il germe dell'annientamento di tutte le convenzioni borghesi dell'era Edwardiana: sin da subito si pone in contrapposizione con la mentalità rigida e maschilista del dottor Seward e di Jonathan Harker, risvegliando invece pulsioni ancestrali in Mina e Lucy. Dracula è libertà e fame di vita, la sua indole è indomabile e fiera, i suoi modi aristocratici nascondono una personalità soverchiante e misteriosa che minaccia seriamente la stabilità del microcosmo borghese. Lo stile della regia è dinamico e ricercato, con l'orrore che è stemperato dal fascino delle ambientazioni e dal travolgente vigore del racconto, la colonna sonora di John Williams è intrigante e romantica al punto giusto, le soluzioni visive sorprendono per ingegno e bellezza formale e alcune di esse sono state poi riprese 13 anni più tardi da Francis Ford Coppola in "Dracula di Bram Stoker". A completare il quadro, un cast di attori in ottima forma che, oltre al già citato Frank Langella, comprende Laurence Olivier nel ruolo del professor Abraham Van Helsing, Donald Pleasence in quello del dottor Jack Seward, Kate Nelligan nella parte di Lucy Seward e Trevor Eve nei panni di Jonathan Harker. Il film vinse nel 1979 il Saturn Award come miglior film horror.
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