Regia di John Badham vedi scheda film
Una trasposizione cinematografica molto bella, elegante e coinvolgente della storia di Dracula, che per la prima volta rispetto ai film precedenti, non lo mostra come un demonio insofferente, freddo e di poche parole con la gente, ma soprattutto con la donna che sceglierà come compagna. Qui mostra il suo lato umano.
Pur non aggiungendo nulla di nuovo alla leggenda del noto vampiro, quest'opera possiede a mio avviso più anima di tutti i lungometraggi con Christopher Lee come protagonista.
In questo caso, i personaggi sono molto ben caratterizzati e riescono a trasmettere emozioni miste a pietà e orrore.
La trama, liberamente ispirata al romanzo di Stoker (c'è uno scambio di nome della protagonista che nel libro si chiama Mina e non Lucy come la sua amica, ma non importa), è avvincente e sviluppata egregiamente grazie a una sceneggiatura accurata e ricca di classe, ma anche grazie alla sua vena erotica molto suggestiva e non volgare.
Le scene tra Lucy e Dracula sono piacevolmente romantiche e travolgenti. La loro miscela di sangue e passione è intensa e di grande effetto. Naturalmente, però, non mancano momenti di orrore e tensione capaci di far accapponare la pelle.
In particolare, la scena in cui il dottor Van Helsing si cala nei sotterranei della cripta di sua figlia Mina, scoprendo che è diventata una vampira assetata di sangue, è inquietante e spaventosa grazie a un make-up di vecchio stampo impressionante.
Ottimi anche gli effetti speciali e incisive le tetre e affascinanti ambientazioni e scenografie.
Il cast è ben scelto e si fonde perfettamente in uno scenario dark ricco di pathos. Frank Langella si rivela un Dracula intenso e affascinante; Laurence Olivier è un Van Helsing convincente e ben caratterizzato; Donald Pleasence è altrettanto convincente nei panni del dottor Seward e Kate Nelligan è brava e intensa nel ruolo della bella e luminosa Lucy.
In particolar modo intrigante l'epilogo con il suo tocco enigmatico e forse un po' inconcludente.
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