Regia di Rod Lurie vedi scheda film
Il filone carcerario è un genere che bizzarramente si basa su schemi canonici,vedi il protagonista incarcerato e punito in maniera spropositata alle sue colpe,il direttore del carcere crudele e perverso,qualche compagno di sventura di cuore e che aiuta l'eroe,e qualcun altro infame e pronto a tradire."Il castello",opera prima di Rod Lurie,tutto sommato rispetta molto il copione,ambientando il racconto in un carcere militare,con al centro un eroe di molte guerre e contrapponendogli un alto militare che ha fatto carriera in ufficio.Le due ore di proiezione di questo film scorrono molto bene,nonostante lo spazio limitato in cui i personaggi si muovono,e il duello Redford-Gandolfini si segue con piacere(l'attore italo-americano potrebbe divenire il nuovo Gene Hackman,gli assomiglia nello stile di recitazione)e l'ultima mezz'ora ha un bel piglio spettacolare.Pero'i colpi di scena sono abbastanza prevedibili,circola una vaga retorica e,come in molte pellicole recenti,si sbandiera sin troppo il vessillo bianco,rosso e blu.Va bene che siamo in clima di riconsiderazione dei valori patrii,ma non si esagera un po'?
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