Regia di John Lee Hancock vedi scheda film
“L’idolo delle folle” di Sam Wood con Gary Cooper (1942), “Ragazze vincenti” di Penny Marshall con Geena Davis, Tom Hanks e Madonna (1992), “L’uomo dei sogni” di P.A.Robinson con Kevin Costner (1989) e sempre interpreti dallo stesso attore anche “Bull Durham” di Ron Shelton (1988) e “Gioco d’amore” di Sam Raimi (1999) per arrivare a concludere questa veloce e lacunosa carrellata sui film dedicati al baseball con “Hardball” di Brian Robbins interpretato da Keanu Reeves ed uscito nella scorsa primavera.
Un vero e proprio genere cinematografico quindi che ha fatto di questo sport quello maggiormente amato e rivisitato dal cinema americano che nel suo gioco, nelle sue regole, nelle sue dinamiche e nei suoi “mitici” protagonisti ha sempre voluto rispecchiare i sogni ed i valori dell’uomo e di una Nazione. Non sfugge a questi dettami l’ultima pellicola sul baseball in uscita in questi giorni nelle nostre sale: “Un sogno, una vittoria” diretto da John Lee Hancock con Dennis Quaid e Rachel Griffiths. Ennesima cinebiografia ispirata alla vera storia di un campione,Jim Morris il cui incidente ad una spalla in gioventù, quando giocava in serie B, lo costringe a rinunciare al baseball ma che grazie ad una strepitosa forza di volontà e ad una fede incrollabile nei sogni realizza il suo più grande desiderio ossia quello di giocare nel campionato ufficiale anche se oramai “fuori gioco” per la sua non più giovanissima età, sposato e gravato dalle responsabilità familiari.
Grandi ideali, confezione patinata, regia professionale, sceneggiatura che dosa con furbesco equilibrio lacrime, emozioni ed una buona dose di situazioni topiche, interpreti perfetti nei loro ruoli per un film che ha il merito (e non è poca cosa di questi tempi!) di farci sognare nell’unico posto rimasto dove è ancora possibile riuscirci : il magico, effimero ed ingannevole buio di una sala cinematografica!
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