Regia di John S. Robertson vedi scheda film
Di pellicole ispirate al celeberrimo romanzo di Stevenson ce ne sono in gran quantità, sia mute che parlate. Ma cos'è allora che rende questa pellicola una delle versioni pù interessanti? Prima di tutto è facile notare come sia un film a dir la verità un po' atipico considerata l'epoca della sua uscita. Infatti si presenta un film molto basato su concetti e riflessioni che sulla storia di per se'. Infatti si possono notare durante la pellicola l'inserimento di diversi aforismi e citazioni, che fanno ben comprendere come questa pellicola voglia sopratutto portare lo spettatore a riflessioni filosofiche e non su diversi argomenti, ma sopratutto sull'essenza dell'uomo. La storia comunque non è assente, anche se comunque prosegue abbastanza lentamente e si adoperi una telecamera perennemente fissa, la pellicola non risulterà noiosa e riuscirà a non far annoiare lo spettatore. Ma il punto veramente forte di questo film sarà comunque l'impressionante interpretazione di John Barrymore, che forse agli occhi moderni potrebbe sembrare leggermente sopra le righe, ma che merita sicuramente un segno di riconoscimento data la sua abilità di cambiare espressione facciale completamente a seconda che interpreti o il Dr. Jekyll o Mr. Hyde (l'uso del trucco è risaputo è stato molto limitato). Anche solo per visionare la sua interpretazione la pellicola andrebbe vista. Mettendo in conto anche tutti gli altri elementi positivi sarà facile capire perché questa pellicola è considerata la migliore versione cinematografica muta del famoso romanzo. Da vedere.
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