Regia di Eric Bross vedi scheda film
Un pubblicitario incontra la sua donna ideale in metropolitana, ma dimentica di chiederle nome e indirizzo. In questa frase si esaurisce lo sforzo degli sceneggiatori di “On the Line”, che stiracchiano il film per un’altra oretta seguendo gli sforzi del protagonista per risalire agli estremi della ragazza, in una specie di “Serendipity” per undicenni. La città prescelta è Chicago ma potrebbe essere qualunque altra: ovviamente il protagonista vive con un gruppo di amici scombinati che fanno tanto sitcom; gli attori hanno facce così anonime che non si saprebbe fornirne l’identikit all’uscita del cinema. Dulcis in fundo, il film è inzeppato di pubblicità neanche tanto occulte alle multinazionali, da McDonald’s a Reebok (che anzi svolge più volte il ruolo del tradizionale deus ex machina, bonariamente intromettendosi nelle vicende degli umani). L’avrei anche boicottato, ma ero l’unico spettatore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta