Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
VOTO 10/10 Grande capolavoro epico di Kurosawa, uno dei più bei film di genere avventuroso-guerresco mai realizzati. Finalmente sono riuscito a vederne l'edizione completa di tre ore e venti su Sky cinema, e posso tranquillamente affermare che si tratta di un'edizione imprescindibile (in passato ne avevo visto l'edizione scorciata in un cineclub, e ricordo che l'impatto era stato minore). Come tutti sanno, la trama si impernia sull'impresa di sette samurai che accorrono in difesa di un villaggio di poveri contadini, difendendoli dagli assalti di una spietata banda di briganti che ne saccheggiava regolarmente il raccolto e i pochi beni di sussistenza. I briganti saranno sconfitti, ma soltanto dopo una lunga serie di peripezie in cui sarà versato molto sangue. Nessun riassunto potrebbe dare un'idea della ricchezza emotiva di questo film, dell'ampiezza del suo registro, della mirabile bellezza figurativa e del lirismo sotterraneo che contribuisce a rendere struggenti tante scene (mi limito a citare la sequenza in cui la povera contadina Shino viene allontanata a forza dal samurai Katsushiro, di cui si era innamorata, con tutti gli abitanti del villaggio sotto la pioggia battente che cercano di convincere il padre della ragazza che non ha fatto niente di male). Indubbia l'influenza stilistica del western americano di John Ford, ma le radici culturali di Kurosawa sono interamente giapponesi e nel film non c'è alcuno squilibrio interno dovuto a contaminazioni ibride (semmai, sono tanti gli occidentali che hanno cercato vanamente di riprodurre lo stile di Kurosawa, a partire dal John Sturges di I magnifici sette). Ritmo sostenuto, grandi scene di azione e di battaglia, ampia galleria di personaggi puntualmente caratterizzati, ottima ricostruzione del periodo storico e stupenda fotografia in bianco e nero. Tra gli attori, quelli che restano più impressi sono Toshiro Mifune nei panni di Kikuchiyo, quasi un "fool" shakespeariano, Takeshi Simura nel ruolo di Kambei, il più nobile e saggio dei samurai, e il giovane Isao Kimura come Katsushiro (e il sub-plot con la contadina Shino è una delle cose che ho maggiormente apprezzato). Il valore spettacolare e di intrattenimento del film è altissimo, e solo chi ha pregiudizi verso le culture lontane può trovarlo noioso.
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