Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
Il film ci lascia con l’amaro in bocca. Kurosawa costruisce magistralmente una vicenda appassionante e commovente che va oltre il mero svolgersi dei fatti. "Chi difende tutti difende se stesso, chi pensa solo a se stesso si distrugge". "I mali vengono quando si pensa non vengano più". Kakuchyo è il personaggio più interessante: ne samurai, ne contadino denuncia ciò che sta dietro le apparenze. Memorabile il suo disperato monologo contro il mondo da cui proviene. "I contadini sono meschini, vigliacchi e cattivi, si fingono poveri ed innnocenti e magari hanno tutto. Chi li ha ridotti così? I samurai, saccheggiando i villaggi e violentando le donne.". Il maestro Kombei, all’inizio come alla fine afferma come i samurai siano inevitabilmente sconfitti: un mondo destinato a scomparire. Scenografie ed inquadrature da accademia. Tanto cinema copierà da quì negli anni a venire.
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