Regia di Wes Craven vedi scheda film
Girato con indubbio talento registico, tenendo sempre d'occhio i classici topoi del thriller, il film di Craven, a parte qualche caduta di gusto nelle scene degli ammazzamenti, si lascia seguire per il disegno dei personaggi ed il ritratto della cittadina americana di provincia, mentre costituisce un chiaro ammonimento a quanti pretendono l'impossibile dalla ricerca scientifica e dagli esperimenti sul corpo umano. Oltre al giovane (e promettente) Matthew Laborteaux, nel ruolo di Paul, merita un cenno la giovane ed attraente Kristy Swanson, nella parte di Samantha, costretta ad assumere le movenze e le gestualità di un vero e proprio robot. Con risultati, per la verità, più che convincenti.
Paul Conway è un ragazzo di 15 anni appassionato di scienza, appena trasferitosi in una nuova città insieme alla madre. Il ragazzo è il costruttore di un robottino giallo di nome Beebee, sua guardia del corpo e migliore amico. Paul diventa amico di Samantha, la sua bellissima vicina di casa, che vive con un padre dedito all'alcol e violento. Una sera l'uomo involontariamente fa cadere la figlia dalle scale, uccidendola. Paul con uno stratagemma riesce a trafugare il corpo dell'amica e portarlo a casa sua. Il ragazzo installa nel cervello di Samantha, il microchip di Beebee per riportarla in vita, ma la nuova Samantha resuscitata non è esattamente come la ricordava...
Ottima regia, il regista dirige questo fil nel migliore dei modi
Buona intepretazione.
Bravissima e bellissima, riesce a fare perfettamente la parte del robot
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