Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Il critico Jacques Lourcelles nel suo Dictionnaire du cinema definisce questo film "un des titres marquants de l'oeuvre de Bergman". Lourcelles, che comunque è un critico molto acuto, sopravvaluta questo film e dà troppa importanza al primo periodo dell'opera del regista : secondo lui, assurdamente, il meglio dell'opera del regista finisce con Sorrisi di una notte d'estate, quando invece è probabilmente vero il contrario, ossia che da quel film inizia la maturità artistica di Bergman. Questo "Sete" è l'opera di un talento in divenire, con un'ambientazione sul treno interessante e un certo coraggio nel mostrare, seppure in maniera allusiva, un episodio di lesbismo. Ma ci sono ancora troppi squilibri narrativi per farne un grande film e il solito tema dell'inferno coniugale è un pò troppo esasperato. voto 7
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