Regia di Pablo Larrain vedi scheda film
Dunque, il film è tecnicamente fatto bene, ottima la fotografia, tutti ottimi attori, io sono un grande fan di Angelina Joliie, ma secondo me è la scelta sbagliata per questa parte difficilissima. Chi può davvero interpretare Maria Callas, con la sua bellezza particolare, unica, e con i suoi bei occhi neri greci? I suoi ultimi giorni vengono raccontati tra scene di realtà ed immaginazione della diva, tra immagini del passato e il triste presente, ma quello che commuove è solo sentire la voce originale di Maria Callas. Il film in sé non offre niente di nuovo, nesuna prospettiva illuminante su Maria. Spiccano piuttosto le figure di Ferruccio (Pierfrancesco Favino) ed Bruna (Alba Rohrwacher), fedeli servitori, amici fino all'ultimo, che si occupano di lei in tutto e continuano a spostare il pianoforte a coda secondo le sfocate direttive della fragile tigre, che non può più ruggire.
Sono le immagini della vera Callas alla fine del film a riempirci di tristezza ed a ricordarci della sua bellezza, la sua fragilità ma anche del suo spessore.
Lo consiglio?
Guardatevelo su Netflix quando uscirà.
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