Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Peter Watson è un bambino gracile e timido. Un giorno, in campagna, vede due ragazzi armati di fucile che sparano a qualsiasi uccello voli nella zona. I due notano Peter e decidono di prenderlo di mira.
Il 2023 è stato un anno denso di impegni per Wes Anderson, che assieme al lungometraggio Asteroid City ha pubblicato sulla piattaforma online Netflix una serie di quattro cortometraggi ispirati da altrettanti racconti di Roald Dahl – da cui peraltro aveva già tratto Fantastic Mr. Fox (2009). Il cigno appartiene a questo quartetto ed è forse il meno riuscito del gruppo; il meno riuscito per la staticità insistente delle immagini – non c'è quasi azione per tutti i diciassette minuti di durata della visione – ma a ogni modo la messa in scena risulta fedele rispetto alla pagina di origine e, ciò che maggiormente caratterizza l'opera, carica di emotività e di spunti di riflessione. La trama de Il cigno è infatti la più astratta delle quattro tratte da Un gioco da ragazzi e altre storie e senza ombra di dubbio quella più onirica, metaforica, con un finale a dir poco poetico. Meglio i contenuti del contenitore: l'idea è questa, ma la classe di Anderson non è in alcun modo scalfita; luci, scenografie, montaggio, metanarrazione (compare anche lo stesso Dahl, interpretato da Ralph Fiennes), tutto segue i consueti canoni roboanti e vivaci dell'autore. I due protagonisti centrali sono Rupert Friend e il piccolo Asa Jennings. 5,5/10.
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