Inghilterra, anni '40. Una compagnia sta provando la duecentoventisettesima replica di "Re Lear": Sir, un attore sul viale del tramonto, dipende ormai quasi completamente dal fedele "dresser" omosessuale Norman, da sempre abituato a vivere la propria esistenza all'ombra dei successi dello scorbutico mattatore.
Note
Tratta da una pièce di Ronald Harwood e modellata sulla biografia dell'attore Donald Wolfit, l'ennesima digressione sul rapporto reciproco e simbiotico fra arte e vita. Confezione canonicamente e impeccabilmente "britannica" e grande prova del duo Finney-Courtenay, attori-simbolo (qui ben diretti da Yates) del Free Cinema anni '60.
"Dove? Dov'era la tempesta? Io vi chiedo tuoni, pioggia, un uragano e voi mi date sgocciolii e sibili. Io vi domando fulmini che stronchino le querce e voi mi rispondente con ridicole scorregge di bosco! Io sono la tempesta, io sono il vento e lo scroscio, il fuoco e il fulmine, e tutto quello che ottengo sono vecchi tamburi da funerale. Io voglio una tempesta non una pioggerella!" Vivere… leggi tutto
Amo il Teatro, che a modesti livelli ho anche fatto, e trovarlo a volte abbinato all'altro piacere del Cinema mi da una grande gioia.
Questa passione, senz'altro condivisa da molti, mi ha portato a scegliere una…
Ieri 8 Febbraio 2019 all'età di 82 anni, ci ha lasciato Albert Finney, attore cardine del Free Cinema inglese degli anni 60', nonchè il talento attoriale numero uno dell sua generazione…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Tratto dall'omonima commedia di Ronald Harwood vero campo di battaglia per due mattatori che molto successo ha riscosso anche in Italia (la versione migliore passata agli annali della storia rimane comunque quella a suo tempo interpretata sui palcoscenici nostrani da Gianni Santuccio e Umberto Orsini) il film di Yates è una discreta e intensa "rilettura" in immagini decisamente fedele al…
Celebrazione tutt’altro che retorica e per niente assolutoria del mestiere dell’attore, Servo di scena è uno di quei film di cui non riesci a parlar male, vuoi perché (e questo è il più bello dei luoghi comuni) gli inglesi raramente sbagliano un colpo quando si parla di Shakespeare, vuoi perché Peter Yates realizza il tutto con dovizia e cura,…
"Dove? Dov'era la tempesta? Io vi chiedo tuoni, pioggia, un uragano e voi mi date sgocciolii e sibili. Io vi domando fulmini che stronchino le querce e voi mi rispondente con ridicole scorregge di bosco! Io sono la tempesta, io sono il vento e lo scroscio, il fuoco e il fulmine, e tutto quello che ottengo sono vecchi tamburi da funerale. Io voglio una tempesta non una pioggerella!" Vivere…
In puro stile British, il film di Yates merita la visione per la grande prova attoriale di Albert Finney, nel ruolo dell'attore principale della compagnia e dell'altrettanto bravo Tom Courtenay, in quello del suo fido servo. Entrambi sono stati candidati all'Oscar ma sconfitti da Robert Duvall. Un altro merito del film è quello di dare risalto a tutto quello che sta dietro la preparazione…
Persone che vivono ai margini di tutto, senza riuscire a essere protagoniste nemmeno della propria esistenza: quelli che nelle foto di gruppo non si dispongono mai al centro, ma sempre verso i bordi, come se si…
A teatro siamo in perenne piano sequenza.
Possediamo il palco, la presenza e l’insieme, meno i primi piani.
Aggrediamo il/la protagonista, meno la controscena.
Addirittura ci distrae la platea.
Ma…
Faccia da teatro Tom, intrisa da tavole di scena, copioni spiegazzati, sipari complici. Refrattaria, probabilmente, a quel compiacimento che serve per svolazzare nel più plastico e superficiale mondo cinema, ma…
Il fascino infinito del palco, le prove, le quinte, i camerini... quante volte il teatro è stato usato dal suo cugino ricco e moderno, il cinema? Quante volte la rappresentazione teatrale è stata fatta oggetto a sua…
Un anziano attore prepara la sua ennesima interpretazione di re Lear con l’aiuto del fedele assistente omosessuale, che è la sua ombra e ormai vive in funzione di lui, anche cercando di tenere lontani gli altri; battibecchi e piccoli litigi fanno parte della loro routine quotidiana, che per vari aspetti somiglia a quella matrimoniale. Poi l’attore muore durante la rappresentazione, senza…
Teatro come tempo reale e cinema come tempo irreale. Coniugare i due rende irreale il primo, pur nella sua realtà, e reale il secondo, attiguamente alla sua irrealtà. "... a volte sali sul palcoscenico tentando di…
Tralasciando pezzi da novanta come I segreti di Brokeback Mountain o Philadelphia, dall'impatto dannato, o visioni autoironiche, seppur coscienziose, come quella da cui ho clonato il titolo della play, la vera ricerca…
Grandi storie, quasi tutte tratte da grandi romanzi, ma soprattutto grandi interpreti: Glenda Jackson, Julie Christie, Peter Finch, Alan Bates, Oliver Reed, Albert Finney, Susanna York, Sarah Miles, Trevor Howard, Jon…
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