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The Instigators

Regia di Doug Liman vedi scheda film

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La recensione su The Instigators

di YellowBastard
4 stelle

Amici da una vita, Matt Damon e Casey Affleck (insieme al fratello Ben) non sono nuovi al lavorare insieme e, a partire dal 2001, hanno fatto parte della trilogia (ora quadrilogia?)  di Ocean’s Eleven diretta da Steven Soderbergh insieme a George Clooney & Brad Pitt (e a tanti altri), heist movie le cui atmosfere, seppur molto meno glamour e molto più proletarie, ritornano prepotentemente in questa nuova pellicola di Doug Liman, recentemente alla regia anche di Road House sbarcato, non senza polemiche, direttamente su Prime Video mentre questo The Instigators arriva invece direttamente su Apple TV+ (ma, chissà perchè, con molte meno polemiche).

 

The Instigators - Apple TV+ Press (IT)

"Possibile che dobbiamo sempre aspettarlo, tuo fratello? Viene o no?"

 

Casey Affleck ne scrive anche la sceneggiatura con Chuck Maclean mentre insieme a Matt Damon veste i panni di due sbandati (pseudo) criminali che, alla disperata ricerca di soldi facili, rischiano di ritrovarsi in mezzo a una situazione non solo estremamente pericolosa ma anche molto più grande di loro.

La totale incapacità della coppia di riuscire a gestire una qualsiasi attività criminale senza combinare qualche disastro è alla base della pellicola, in totale antitesi quindi con la pragmaticità e la destrezza delle loro controparti nelle pellicole di Soderbergh, eppure è evidente di come l’heist movie di Liman guardi tanto alla saga degli Ocean quanto a Out of Sight, sempre di Soderbergh (sarà un caso?), mettendo in scena principalmente una commedia seppur a sfondo (pseudo?) criminale.

Il risultato però è un prodotto oltremodo ordinario, destinato a farsi notare più per i nomi altisonanti del cast che non per l’effettiva riuscita/qualità del prodotto.

 

Pur non rinnegando mai la propria natura (eccessivamente?) derivativa, Doug Liman dirige comunque un action-comedy (quasi) da manuale, cerca di mescolare le carte alla ricerca di una qualche originalità affidandosi a due simpatici perdenti rimanendo comunque credibile (!) pur nella sua sequela di sfortune e improvvisazione e il loro rapporto, in continuo divenire, fa da unico centro di una trama essenziale seppur con il pregio (!?) di mostrare la rete di corruzione e criminalità in cui si muove la politica americana delle grandi città americane.

 

The Instigators (2024)

L'(altra)origine del mondo.

 

In una tale pochezza narrativa ecco quindi che seguire Matt Damon e Casey Affleck divertirsi a duettare come fossero una versione, decisamente più proletaria, della coppia stilema del Buddy-movie Jack Lemmon & Walter Matthau risulta l’unica mossa “vincente” della pellicola.

 

The Instigators non finisce mai veramente fuori strada ma sembra guidare dalla parte sbagliata della carreggiata, sembra arrivare sempre un attimo dopo di quando sarebbe necessario e non aiuta neppure un Doug Liman più insoluto del solito, davvero poco incisivo e poco risoluto persino negli elementi ricorrenti del suo miglior cinema finendo per abbandonare i suoi protagonisti a sé stessi.

Oltre a Matt Damon e Casey Affleck il cast contiene tanti i nomi altisonanti, spesso sfruttati malissimo, a partire da Hong Chau, candidata all’Oscar grazie alla sua interpretazione in The Whale, Ron Perlman (il migliore di tutti!), Paul Walter Hauser, Michael Stuhlbarg, Toby Jones, Ving Rhames e Alfred Molina.

 

The Instigators' review: Damon and Affleck, comic criminals - Los Angeles  Times

 

VOTO: 4,5

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