Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Emilio è uno scrittore sulla quarantina, solitario e taciturno in una Trieste cupa e gelida. Conosce Angiolina e comincia a frequentarla, già vedendosi diventare uno sciupafemmine, ma poi scopre che la ragazza ha visto molti altri uomini prima di lui. Nel frattempo lo scultore Stefano, amico di Emilio, comincia a frequentarne la sorella Amalia, destando fortissime gelosie da parte dello scrittore.
Assolutamente gradevole qui l'approccio di Bolognini, regista che del cosiddetto calligrafismo ha saputo fare un marchio di fabbrica, dell'arte cioè di aderire in maniera coerente e rispettosa alle pagine originali da cui provengono i suoi film; qui, nemmeno a dirlo, stiamo parlando di uno dei romanzi nevralgici della letteratura italiana a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo: Senilità (1898) di Italo Svevo. Un copione firmato da due penne d'eccezione, Goffredo Parise e Tullio Pinelli, ci trasporta nella Trieste di quegli anni e nella turbata mente di un protagonista grigio – a cui dà risalto la fotografia in bianco e nero di Armando Nannuzzi – e ossessivo, che man mano che la vicenda si dipana svela sempre maggiormente le sue paranoie e manie. Come sempre in Svevo c'è una bella dose di psicanalisi a sorreggere i suoi personaggi e, così come Anthony Franciosa interpreta un ottimo, disturbato Emilio, allo stesso modo è encomiabile la performance di Claudia Cardinale nei panni della lieve, candida, ma mai del tutto trasparente Angiolina. In altri ruoli rilevanti troviamo poi Philippe Leroy, Betsy Blair e Aldo Bufi Landi. Poco più di un'ora di durata, ma la narrazione è abbastanza macchinosa – seguendo per l'appunto le pagine di Svevo – e la visione risulta di conseguenza appesantita nonostante i già citati pregi dell'opera; tra i collaboratori tecnici di Bolognini troviamo qui Piero Piccioni (musiche), Nino Baragli (montaggio), Piero Tosi (costumi) e Luigi Scaccianoce (scenografie), con Moris Ergas nel ruolo di produttore: tutti nomi di altissimo livello, naturalmente. 6/10.
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