Regia di Mauro Bolognini, Luciano Salce, Alberto Sordi vedi scheda film
Tre registi dirigono altrettanti interpreti in un lunghissimo film ad episodi in stile vacanziero.
"Sarò tutta per te" di Mauro Bolognini. Con Ugo Tognazzi, Stefania Sandrelli.
Dopo essere stato scaricato dalla giovane compagna prima di partire per le ferie, un maturo professionista chiama, dopo molto tempo, la ex moglie e riesce a farsi invitare a casa sua. È sicuro di passare un paio di giorni di fuoco... si ritroverà in una villa piena di gente, tra personaggi pittoreschi ed un ritrovo di accanite femministe. L'ex consorte, poi, è ben più maliziosa di come l'aveva lasciata anni prima.
"Sì, Buana" di Luciano Salce. Con Paolo Villaggio, Daniele Vargas (Daniele Pitani), Anna Maria Rizzoli.
Kenya. Un uomo racconta le proprie disavventure ad uno sconosciuto; di come è diventato animatore e guida turistica per un'agenzia di viaggi specializzata in safari per ricconi e come si sia trovato coinvolto, suo malgrado, in un omicidio. Ma starà parlando alla persona giusta?
"Le vacanze intelligenti" di Alberto Sordi. Con Alberto Sordi, Anna Longhi.
Due fruttivendoli romani, marito e moglie, hanno la malaugurata idea di farsi programmare dai propri figli, tutti studenti universitari, le vacanze estive in modo "intelligente". Tra diete ferree, arte contemporanea e concerti silenziosi, non vedranno l'ora di tornare a casa. Ma i figli non hanno pensato di programmare loro solo le ferie.
Il primo episodio è una delusione. Il soggetto di Roberto Gianviti e la sceneggiatura di Ruggero Maccari e Iaja Fiastri (Maria Grazia Pacelli) vorrebbe parlare di emancipazione, femminismo e rapporto tra uomo e donna. Ci si ritrova con tante donne nude, personaggi ambigui e discorsi retorici e sboccati. Bolognini dirige in modo anonimo, mentre Tognazzi, poco ispirato, è l'ombra di se stesso. Meglio la Sandrelli che è una bomba di sensualità. Entra in punta di piedi, sembra la vittima designata delle insistenti avance dell'ex marito; finirà per umiliarlo... stroncato, quest'ultimo se ne andrà con la coda tra le gambe.
Girato in esterni nella località di Porto Ercole nel comune di Monte Argentario (GR), mentre gli interni sono in una delle ville del complesso dell'Olgiata a Roma.
Musiche di Ennio Morricone.
Col secondo episodio si scende ulteriormente. Galvanizzati dal successo dei primi due capitoli di "Fantozzi", Salce e Villaggio si cimentano nella parodia del racconto "La breve vita felice di Francis Macomber" (1936), il primo della raccolta "I quarantanove racconti" di Ernest Hemingway portando il famoso ragioniere (ed anche i suoi fidati caratteristi) in Africa. Non è la scelta giusta. Villaggio è confuso e confusionario e la sceneggiatura di Furio Scarpelli (che firma anche il soggetto) e Sandro Continenza (Alessandro Continenza) tengono in bilico il suo personaggio tra alte citazioni e bassa parodia, ma l'attore genovese non convince per nulla. Patetico tutto il contorno.
Girato in Kenya.
Musiche di Franco Bixio, Fabio Frizzi, Vince Tempera (Vincenzo Tempera).
Il terzo episodio è il film! Sordi porta lo spettatore dove lui non ha rivali: il romano verace, lavoratore, con la battuta pronta ed il sorriso stampato in volto in qualunque situazione. Affiancato da un'ottima Anna Longhi, l'attore romano scrive e sceneggia, insieme al fidato Rodolfo Sonego una commedia che è un inno alla semplicità ed alla "normalità" da contrapporre alle macchinose ed il più delle volte incomprensibili artificiosità moderne. La visita alla Biennale di Venezia e l'abbuffata al ristorante (con annesso ricovero all'ospedale) sono delle chicche. Non mancano lungaggini e cadute di tono, è vero, ma Sordi riesce a pungere facendo ridere e la spaghettata finale non lascia dubbi su quale sia il suo pensiero.
Girato tra Roma, Cerveteri (RM), Montecatini Terme (PT) e Venezia.
Musiche di Piero Piccioni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta