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The Return - Il ritorno

Regia di Uberto Pasolini vedi scheda film

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La recensione su The Return - Il ritorno

di alan smithee
4 stelle

locandina

The Return - Il ritorno (2024): locandina

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19 - GRAND PUBLIC

Sono passati più di vent'anni da quando Ulisse (Ralph Fiennes) ed i suoi prodi lasciarono Itaca per partecipare alla guerra di Troia.

Ulisse ha lasciato la regina Penelope (Juliette Binoche) e un figlio in grembo ormai adulto (Charlie Plummer), senza più dare notizie di sé. Tutto lo credono morto, a partire dal figlio, e la sola ostinata in attesa è Penelope, ancora piacente, attorno alla quale si stringe un gruppo di facinorosi che la pretende come sposa.

Ma un giorno un naufrago anziano, nudo e ferito, salpa sull'isola e le cose per quell'isola ormai finita allo sbando tra barbarie e persecuzioni, sono destinate a cambiare radicalmente.

 

Ralph Fiennes

The Return - Il ritorno (2024): Ralph Fiennes

Uberto Pasolini prova a rappresentare l'epica dell'Opera di Omero, l'Odissea, sorta di seguito di quell'Iliade ove vengono narrate le imprese legate alla conquista della città fortificata ed apparentemente inespugnabile di Troia. Pasolini per l'occasione riunisce l'indimenticata bella coppia de Il paziente inglese di Minghella, e azzecca la scelta, soprattutto grazie ad un Ralph Fiennes in gran forma fisica, muscolare e sensuale anche quando ha abbondantemente superato i sessanta.

Purtroppo però la vicenda, a parte i due protagonisti, fallisce in ogni altra sua caratteristica e si appiattisce in un "sword & sandali" demodé e di stampo televisivo che ricorda certi episodi stantii della Bibbia, ove i dialoghi imbarazzanti e moderni devastano ogni tentativo di veridicità storica.

 

Juliette Binoche, Ralph Fiennes

The Return - Il ritorno (2024): Juliette Binoche, Ralph Fiennes

Un trionfo del trucco e parrucco all'ultima moda, ridicolo soprattutto quando riguarda i guerrieri che si contendono la presunta vedova e il regno dell'isola, truccati come ballerini di uno show del sabato sera.

L'unica sferzata del film è forse quella che accenna ad una Penelope disamorata che disfa la sua mantella più perché nessuno pretendente pare valerne la pena, piuttosto che per rispetto di un consorte che essa stessa stenta a riconoscere e verso cui non pare provare più altro che un tenue affetto nostalgico ormai quasi completamente affievolito.

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