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Itaca - Il ritorno

Regia di Uberto Pasolini vedi scheda film

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La recensione su Itaca - Il ritorno

di imperiormax89
8 stelle

Un Ulisse più umano, riflessivo e poco glorificato.

ITACA-IL RITORNO.

Uberto Pasolini, regista finora a me sconosciuto, gira questa porzione dell’Odissea. Sicuramente la più ultraterrena e la più “facile” rispetto alla guerra di Troia e le varie peripezie mitologiche che hanno accompagnato Ulisse e i suoi uomini nei fatidici dieci anni, ma non per questo la meno importante.

 

Dopo vent’anni Ulisse ritorna finalmente a Itaca. Scopre che la sua isola è stata assediata dai Proci in insistente attesa di sposare Penelope, la regina reggente e che tiene in scacco i pretendenti con la sua tela. Suo padre, il vecchio re, è morto e suo figlio, il principe Telemaco, è in conflitto con i pretendenti e le decisioni della madre. Presa coscienza della situazione e del modo di affrontare il duro incontro con i suoi cari, Ulisse riprenderà il suo trono e la mano di Penelope dagli oppressori.

Ralph Fiennes

Itaca - Il ritorno (2024): Ralph Fiennes

 

Sicuramente sono almeno tre le parti più interessanti del film:

Per cominciare c’è un chiaro richiamo degli eventi passati e le citazioni nei vari dialoghi tra Ulisse e i vari personaggi che donano spessore a loro e al contesto e che moltissimi conoscitori dell’Odissea coglieranno al volo: Dalla Maga Circe al cavallo di Troia, passando poi per Argo, sua madre e “Nessuno”.

 

Diverse inquadrature da afflato epico, in particolare nelle scene d’azione che sono molto chiare, pulite e ben girate. Con dei movimenti di macchina lenti, immagini fisse e dei piani sequenza non male.

 

E infine si scava in profondità nella figura di Ulisse dove non è per niente esaltato o glorificato, ma anzi viene mostrata molta la sua umanità come reduce di guerra che avrà sicuramente compiuto atti orribili, pieno di sensi di colpa verso i suoi uomini che non è riuscito a portare a casa, verso i suoi sudditi e famiglie che non li vedranno appunto mai più e verso Penelope e Telemaco che nutriranno dubbi e repellenze nella sua figura.

Claudio Santamaria

Itaca - Il ritorno (2024): Claudio Santamaria

 

Senza contare le interpretazioni e i personaggi. Un Ulisse/Ralph Fiennes molto calato, credibile e in splendida forma, in tutti i sensi. Un Eumeo/Claudio Santamaria convincente che aiuterà non poco Ulisse. Penelope/Juliette Binoche posata, emotiva e razionale. Charlie Plummer/Telemaco più impulsivo, rancoroso e disilluso. E infine un Marwan Kenzari/Antinoo come antagonista più sfaccettato e “diplomatico” del solito, seppur con intenzioni da despota.

 

Una storia pressoché già molto risentita mille volte, ma che non si risparmia in momenti molto alti, a volte violenti e d’impatto. I passaggi narrativi classici rimangono fedeli ai personaggi, senza tradire tipo l’astuzia di Ulisse e le sue doti di guerriero con esperienza militare. I Proci sono mostrati come oppressori, violenti e reazionari, ma senza buttarla troppo di fuori. Il sangue non manca ed appare a volte in maniera particolarmente simbolica. Come non mancano momenti riflessivi accompagnati da immagini e silenzi che dicono più di mille parole. Il finale è ovvio, ma con sorprendenti prospettive per niente glorificanti, al contrario solo brutali e crude, ma con un epilogo molto ultraterreno e poetico.

Juliette Binoche, Angela Molina

Itaca - Il ritorno (2024): Juliette Binoche, Angela Molina

 

Ogni tanto però la retorica è leggermente dietro l’angolo, delle volte alcune scene violente sembrano per pochi istanti posticce e nella parte centrale si rallenta il ritmo più del dovuto, ma che riparte bene.

 

Sicuramente non è un capolavoro o un grande film, ma di certo un buon film decisamente superiore a diverse produzioni americane passate. Vedremo con Christopher Nolan se riuscirà a mantenersi asciutto con quei 250milioni per il suo The Odyssey, ma conoscendolo ne dubito fortemente.

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