Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
Film del tipo "what if": cosa accadrebbe se... Già questo è per il mio modo di vedere un punto a sfavore. Le furberie mi danno fastidio. Comunque sia, il soggetto è intrigante, ma lo sviluppo è, al quanto elementare e convenzionale. Saggiamente il regista allarga lo sguardo sulla brutale situazione sociale in Messico e lo fa con una messinscena adeguata all'assurdità del tema principale: la transizione di genere riguardante il boss di un cartello. Io ho una mia idea sulle figure dei malavitosi e dei gangster nient'affatto allienata con l'immaginario collettivo: il fascino di cui godono presso il pubblico di massa, ha più a che fare col senso frustrato di libertà e con la fattuale ingiustizia istituzionale, che con la realtà dei fatti; cioè nella realtà concreta quotidiana il male è banale e sintomo di stupidità, inconsapevolezza, ignoranza ignorata. Il delinquente di buon cuore, altruista e filantropico equivale alla ricerca del principe azzurro per certe donne. L'aspetto musical è quello più interessante. Gli Oscar alla canzone e all'interpretazione di Zoe Saldana sono tra i pochi meritati di quest'anno. Karla Sofia Guascon, per quanto appropriata nella parte, non è il meglio che s'è visto e il doppiaggio di Vladimir Luxuria non fa altro che peggiorare la situazione. Perché in Italia conta più il potere, le ragioni politiche, le amicizie, che il merito?
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