Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19 - GRAND PUBLIC
Sophie (Elena Kampouris) è una pianista ventenne con un recente passato turbolento e cupo, in vacanza in Italia con la sorellastra.
Prima di rientrare nella natia California, le due decidono di fare una veloce tappa a Palermo, ove la sorella più grande intende visitare il duomo.
Sophie invece sceglie di andare in spiaggia e, abbagliata dalla purezza delle acque circostanti, conosce il bel Giulio (Saul Nanni), ragazzo di buone maniere, solo al mondo, di cui si innamora perdutamente, ricambiata pienamente.
Ma gli amici del giovane lo costringeranno a tener fede ad un patto di riconoscenza e a prendere parte, quella stessa sera, ad un colpo più impegnativo del solito per far sì che il suo amico e leader dal passato costellato di incarceramenti (Lorenzo Richelmy) possa sdebitarsi nei confronti di un brigante dell'Est europeo.
Sophie verrà coinvolta suo malgrado, ritrovando da una parte quella linfa vitale che pareva ormai essersi dissolta, ma finendo nei guai seri.
Gabriele Muccino torna in regia con un film che tenta tutte le strade per piacere a farsi piacere ad un pubblico più eterogeneo possibile.
C'è la storia d'amore in stile cornetto cuore di panna, e c'è il noir ruvido ed adrenalinico che subentra dopo uno sciorinamento di luoghi comuni sconcertante.
Nemmeno un regista americano avrebbe saputo svilirsi in ammiccamenti così sfacciati, di cui Muccino si nutre a sorsate senza pudore, rendendo tutto prevedibile, scontato, con personaggi da cliché che risultano completamente inaccettabili.
Se poi si volesse anche cercare di trovare una ragione morale alla vicenda - ma è tempo sprecato di sicuro - la storia della candida Sophie che pare tutta ideali e freschezza di vita e purezza di sentimenti e poi fugge col malloppo a casetta con il volto dispiaciuto ed innocente, non è davvero possibile da digerire, concepire, pensare di poter giustificare.
Un filmaccio.
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