Regia di Anthony Mann vedi scheda film
Classico western, diretto con autorevolezza da a. Mann, con onesti, generosi, gioviali contadini/allevatori alla ricerca di un territorio (gratuito) dove insediarsi e cattivi smagati di cui alcuni entrati nella via della redenzione, altri ancora incerti, da che parte stare, alla fine optavano per le cattive inclinazioni. Erano film che da giovani ci entusiasmavano e ci facevano sognare il midwest. Questi film avevano città che ai tempi attuali erano poco più di villaggi lacustri. Ti faceva meraviglia che uomini di stati diversi potessero conoscere i curriculum di chi incontravano per la prima volta. i viaggi avvenivano su carri in terreni impossibili per una 4 x 4. I battelli a ruota, romantici ed affascinanti, con il loro modestissimo pescaggio (sia vuoti che carichi) riuscivano a scaricare le merci su margini di fiume con fondale così basso da fare incagliare una canoa. La linea di confine fra onesti e fuorilegge era così sottile e superabile da un lato all'altro e viceversa che qualche volta non sapevi se il personaggio era o no rientrato nei ranghi degli onesti. Gli indiani erano sempre malvagi.Però questo genere di film piaceva perchè ti coinvolgeva, alimentava la fantasia, suscitava semplici reazioni di apprezzamento o di sdegno, consentiva di sognare la vita in ambienti selvaggi ed incontaminati, in un mondo duro ma favoloso, con colori limpidi ed inconsueti e le divergenze potevano essere risolte con estrema semplicità. Non l'avevo mai visto, ma memore di altri precedenti film del genere mi ha assalito la nostalgia dell'eta giovanile. Buona la recitazione di Stewart (come sempre) e di Kennedy. Voto 6
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