Regia di Alessandro Siani vedi scheda film
Un noto e stimato medico muore. Lascia la moglie e tre figli adulti: un avvocato, una psicologa e un aspirante dottore che è apertamente riconosciuto da tutti come la pecora nera di famiglia. La moglie approfitta del momento di ricongiungimento famigliare per annunciare la sua relazione con un vecchio amico. Una relazione che, i figli scoprono, era in realtà nata tantissimi anni fa.
Dal 2013 Alessandro Siani ci propinava un film ogni anno dispari: il sesto della sfilza, Tramite amicizia, era uscito all'inizio del 2023. Ma perché fare un film ogni due anni quando se ne può fare uno ogni anno? Ed ecco che la tradizione viene interrotta proprio con questo Succede anche nelle migliori famiglie, primo lavoro diretto, recitato e scritto dal comico partenopeo in un anno pari, il 2024. La domanda successiva, al netto dei classiconi (Ma ce n'era bisogno? Oppure, semplicemente: perché?), è questa: qual è la differenza tra questa opera e le precedenti sei? Tutti si aspetterebbero la risposta “nessuna”, che sarebbe chiaramente quella giusta. Non c'è tempo e soprattutto voglia per le sorprese, per l'originalità nel cinema di Siani, che scrive questo Succede... insieme a Fabio Bonifacci; le battute sono adeguatamente preparate con scenette prive di logica che durano un'eternità, per portare infine alla schiacciata implacabile del match point da parte del deus ex-machina della situazione (Siani, e chi altri? Il protagonista centrale in tutti i suoi film è sempre lui). Un esempio? Dialogo di giurisprudenza che vaga per un minuto e mezzo buono attorno alla parola “comma”, finché Siani si erge impettito ed esclama “comma cazz' vi pare”: hurrà! Risate scroscianti! No, davvero, non c'è nulla di utile nella visione di questa pellicola e chiunque la riuscisse ad evitare avrà guadagnato un'ora e mezza di vita in più rispetto agli spettatori del film. Buttala via. Nel cast compaiono anche Dino Abbrescia, Sergio Friscia, Antonio Catania, Cristiana Capotondi e Anna Galiena. Bella e umile la scelta di usare per i titoli di coda lo stesso font di Woody Allen. Mezzo voto in più per la confezione, comunque professionale. 1,5/10.
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